Toilette rituale: né toilette, né vestizione rituale.
Veglia funeraria: di tradizione sino agli anni sessanta, attualmente è poco praticata.
Cure di conservazione: non ci sono controindicazioni.
Posa nella bara: effettuata da professionisti delle pompe funebri. Il defunto riposa sul dorso, con le mani giunte sul petto, con eventualmente un crocefisso o un rosario posto tra le mani. Possono essere aggiunti degli oggetti religiosi o personali.
Feretro: libera scelta del feretro. Presenza facoltativa di una croce fissata al di sopra, con la rappresentazione del Cristo.
Intervallo di tempo: non è richiesto un intervallo di tempo.
Cerimonia presso il luogo di culto: i funerali sono di principio celebrati nella Chiesa parrocchiale, sia da laici formati, sia dal prete, la cui presenza è comunque indispensabile quando è prevista una messa. I funerali non sono un sacramento, ma una liturgia di intercessione e di speranza per il defunto.
Partecipazione della famiglia: la famiglia prepara la cerimonia con l’officiante, scelta delle letture, della preghiera universale, dei canti, delle musiche.
Cremazione: anche se non è il simbolo di una opposizione alla Chiesa, si preferisce tuttavia l’inumazione. La cremazione ha sempre luogo dopo la cerimonia in Chiesa, non dovendo l’urna entrare all’interno della Chiesa.
Fiori: non ci sono controindicazioni.
Cimitero: facoltative delle letture e benedizioni, nel momento in cui il cofano scende nella fossa. Attualmente è frequente sia un laico ad officiare, anche se è sempre auspicabile la presenza di un prete.
Monumento funebre: libertà di scelta. Grande varietà di simbolismi religiosi.
Donazione di organi: non ci sono controindicazioni.